

La Serenissima Repubblica di San Marino, spesso abbreviata in Repubblica di San Marino o semplicemente in San Marino è uno Stato dell’Europa meridionale.
La leggenda fa risalire la sua fondazione a un tagliapietre originario di Arbe, in Dalmazia, di nome Marino. Egli giunse a Rimini nel 257 d.C. dove lavorò fino a quando, per sfuggire alle persecuzioni dell’Imperatore Diocleziano, dovette fuggire. Si rifugiò pertanto sul Monte Titano dove coagulò intorno a sé una piccola comunità di cui divenne il riferimento. Il Monte gli fu donato dalla proprietaria, Donna Felicissima) per ringraziarlo di aver guarito il figlio malato, Verissimo. Si narra che le sue ultime parole prima di morire fossero: “Relinquo vos liberos ab utroque homine” (vi lascio liberi da ambedue gli uomini), intesi Imperatore e Papa, Era il 3 settembre 301 d.C.
Al di là della leggenda, è certo che il Monte Titano fu abitato fin dai dai tempi preistorici.
Il primo documento che testimonia l’esistenza di una San Marino è il Placito Feretrano, una pergamena dell’885 d.C. Il Placito riporta una controversia (processo civile dell’epoca svoltosi in territorio feretrano) fra Deltone, vescovo di Rimini, e Stefano, prete e abate del monastero di San Marino.. All’epoca dei Comuni la piccola comunità del Monte Titano cominciò a delineare una propria forma di governo. Il corpo sociale affidò il proprio autogoverno all’Arengo o assemblea di capi-famiglia, presieduta da un Rettore. Con l’aumento della popolazione, accanto al Rettore venne nominato un Capitano Difensore.
Nel 1243 si nominarono i primi due Consoli, il Capitano e il Rettore, che da allora fino ai giorni nostri si avvicendano ogni sei mesi nella suprema carica dello Stato: si tratta dei Capitani Reggenti, ovvero i Capi dello Stato, esercitano il loro ufficio collegialmente. L’ufficio di Capo dello Stato affidato a due persone è una peculiarità della Repubblica di San Marino ed è l’emblema della attenzione posta dal popolo sammarinese nell’evitare il rischio che da incarichi di autorità e comando potessero derivare poteri personali. A rendere ancora più esplicita questa attenzione sono le disposizioni relative alla durata dell’incarico, fissata, fin dagli Statuti del XIII secolo, a sei mesi e non ripetibile per almeno tre anni. I Capitani Reggenti hanno diritto al titolo di “eccellenza”, ma al termine del loro mandato non conservano alcuna prerogativa né titolo. Maria Lea Pedini è stata la prima donna ad assumere la carica di Capitano Reggente nel 1981.
All’Arengo si deve la definizione delle prime leggi, gli Statuti, ispirati a principi democratici. I primi Statuti risalgono al 1253, ma il primo vero corpo di leggi dello Stato risale al 1295. Gli Statuti furono riscritti e aggiornati fino alla stesura del 1600, che è quella alla quale l’ordinamento fa riferimento.
Il Principio accomunante per tutti i sammarinesi e sempre stato il “Nemini teneri”, ovvero il “non dipendere da nessuno”, il preservare a tutti i costi quella libertà e indipendenza conquistata con tanta fatica. Fu proprio grazie a questo principio che la Comunità riuscì a difendersi dalle costanti minacce che ne misero a dura prova la solidità durante tutto il periodo Medioevale.
Napoleone nel 1797 offrì ai sammarinesi amicizia, doni e l’estensione del territorio fino al mare. I Sammarinesi furono grati per l’onore di tali elargizioni, ma rifiutarono con istintiva saggezza l’ampliamento territoriale “paghi dei loro confini”. Nel 1815 San Marino venne proclamato Stato Indipendente a livello internazionale.
Nel 1849 il Generale Giuseppe Garibaldi si rifugiò a San Marino con circa 2.000 soldati per sfuggire alle armate dell’Austria e di Roma.
Persino Lincoln nel 1861 dimostrò la sua simpatia e la sua amicizia per San Marino scrivendo fra l’altro ai Capitani Reggenti “… Benché il Vostro dominio sia piccolo nondimeno il Vostro Stato è uno dei più onorati di tutta la storia … “.
San Marino vanta una tradizione di ospitalità eccezionale in tutti i tempi. In questa terra di libertà non furono infatti mai negati il diritto d’asilo e l’aiuto ai perseguitati, di qualunque condizione, provenienza o idea.
A partire dal 2008 il centro storico della Città di San Marino e il Monte Titano sono stati inseriti dall’UNESCO tra i patrimoni dell’umanità quale “testimonianza della continuità di una repubblica libera fin dal Medioevo”.
La bandiera
La bandiera di San Marino è composta da due bande orizzontali di uguali dimensioni: quella superiore è bianca e quella inferiore è azzurra. Al centro della bandiera è presente lo stemma nazionale. Tale bandiera fu adottata il 6 aprile 1862 e poi lievemente modificata nel 2011. Anticamente, la prima bandiera di San Marino, adottata nel 1465 e commissionata a un artigiano fiorentino, era un tricolore orizzontale di colori arancione, bianco e viola con lo stemma nel centro, la Federazione Balestrieri Sammarinesi li ha sulla propria insegna.
Lo Stemma
Lo stemma dello Stato mostra uno scudo che presenta al centro tre torri piumate su tre vette ed è fiancheggiato a sinistra da un ramo di alloro e a destra da uno di quercia.
Sopra lo scudo è presente una corona, simbolo di sovranità, sotto è presente un nastro con su scritta la parola LIBERTAS (Libertà). I colori sono tratti dallo stemma del sec. XIV, ove sono rappresentate le tre cime turrite del Titano, Guaita, Cesta e Montale, sormontate ciascuna da una piuma.
L’ Inno
L’inno Nazionale della Repubblica di San Marino fu composto dal musicista italiano Federico Consolo nel 1894, su richiesta del governo sammarinese, in vista della inaugurazione del Palazzo Pubblico. Il Consiglio Grande e Generale (parlamento sammarinese) decise di adottarlo come Inno nazionale di San Marino nella seduta dell’11 settembre 1894. L’inno fu eseguito per la prima volta il 30 dello stesso mese, in occasione dell’inaugurazione del Palazzo Pubblico.
Il territorio










